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Videogame e aquisti online

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L’azienda nacque nel 1982, in un’epoca in cui non esistevano gli aggiornamenti al day-one, o ancora peggio, a malapena esistevano i videogiochi. Si narra che all’inizio la società realizzasse titoli divertenti e innovativi, ma tutto questo cambiò quando, nell’epoca della PS3 e dell’Xbox 360, qualcosa andò storto e fece passare la compagnia al lato oscuro del mondo industriale.
Un giorno infatti, uno degli sviluppatori andò a giocare in una sala giochi e notò che sul suo videopoker era necessario inserire nuove monete per continuare a giocare, e in quel momento ebbe l’idea del secolo: applicare la stessa cosa usando il rivoluzionario metodo DLC. Del resto, perché rilasciare un gioco completo quando si può lasciarlo non finito e costringere la gente a compralo a pezzi allo stesso prezzo del gioco base facendo credere di aver comprato dei contenuti aggiuntivi? Sicuramente i giocatori non si sarebbero sentiti truffati in alcun modo.

Si scoprì poi in seguito che quello sviluppatore era in realtà un componente della banda bassotti che cercava di rubare più denaro possibile a Zio Paperone, assiduo giocatore di Battlefield 3; inutile dire che il rivoluzionario scopritore dei DLC venne fatto presidente ipso facto.
Da quel momento in poi la società iniziò a guadagnare sempre più denaro, realizzando titoli sempre più scadenti ma soprattutto migliaia e migliaia di DLC, ma il peggio doveva ancora arrivare: infatti, questo successo suscitò l’invidia di compagnie rivali come Ubisoft o Deep Silver, che cercarono di imitare la EA puntando però sui giochi copia/incollati e sui bug.
Oltre a questo la società è anche famosa per:

  • Far fallire ogni casa videoludica acquisita.
  • Avere server che funzionano benissimo all’uscita dei giochi.
  • Avere titoli a prezzi modici anche a distanza di anni, con una media di 40 € fissi.
  • Ascoltare e accontentare sempre e dico semprela propria clientela.
  • Rilasciare aggiornamenti di sole poche centinaia di terabyte.
  • Continuare le grandi serie classiche videoludiche che possiede.

L’Origin del male

In una gara a “chi ce l’ha più lungo” tra Valve, Ubisoft ed EA, le prime due si vantarono di avere delle piattaforme/applicazioni indipendenti da cui scaricare e installare i propri giochi. Visto che la EA si doveva appoggiare a Steam, soffrì d’invidia del pene e decise a sua volta di realizzare una piattaforma tutta sua da usare ovviamente per cavare altro danaro dai portafogli della comunità videoludica. Convocò quindi esperti economici e informatici, come Adam Smith o quelli che sarebbero poi diventati membri del gruppo Lizard Squad. Dopo tre estenuanti minuti venne realizzato “Origin”, ossia l’origine della fine. In questo modo, la compagnia non solo poteva pubblicare nuovi DLC più facilmente, ma poteva venderli a prezzi ancora più alti ed evitare che la gente approfittasse dei saldi su Steam per poterli acquistare a basso prezzo. Bella inculata strategia.

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